Serata ornitologica

MARTEDI’ 29 MAGGIO  – SANTHIA’,  Biblioteca Civica  ORE 21,00
Lago di Viverone: un tuffo nelle meraviglie nascoste di uno straordinario ambiente naturale.

L’esperto ambientalista Luciano Cignetti, affiancato da un’appassionata naturalista, Annamaria Baldassi, commenteranno con dovizia di particolari una serie di immagini sensazionali sulla ricchissima varietà di specie vegetali e animali che popolano il lago nelle diverse stagioni, con particolare attenzione all’avifauna e ai misteri dei flussi migratori. Un raro ecosistema, poco conosciuto ai più, da proteggere assolutamente.


Luciano Cignetti, naturalista appassionato e profondo conoscitore degli ambienti lacustri dell’area, ci condurrà tra le meraviglie più evidenti e quelle gelosamente nascoste tra i canneti e le ninfee del lago di Viverone e di quello di Candia: racconterà  delle “cozze” di lago, appetite dai cigni, dello straordinario numero di specie diverse di libellule, della danza di corteggiamento degli svassi, del braccio di ferro tra studiosi e gabbiani, tra finte e contro finte per prendere il boccone ed evitare l’inanellamento…
Un racconto che si sviluppa come un libro d’avventure e ci permetterà di scoprire e guardare al lago con occhi nuovi.
“Il lago di Viverone, agli occhi di molti,  suscita il ricordo di estati, bagni rinfrescanti e giri in barca, paesaggi riposanti  e picnic lungo le rive, ma questo, – sottolinea Annamaria Baldassi – come ogni altro ambiente lacustre, è soprattutto molto altro.”
Le rive dei laghi e degli stagni e, in generale gli ambienti umidi sono importanti e preziosi per conservare la biodiversità ed hanno un immenso valore botanico e faunistico, in quanto insostituibili siti di riproduzione per pesci, anfibi, uccelli e per una moltitudine di animali invertebrati.
Inoltre la loro vegetazione agisce come un vero e proprio depuratore delle acque, assorbendo le sostanze nutrienti, trattenendo i sedimenti e arricchendo l’acqua di ossigeno.
Prosegue Annamaria Baldassi: “Il lago di Viverone e gli altri laghetti disseminati nell’Anfiteatro Morenico della Serra d’Ivrea, svelano, a chi sa osservare, la propria maggiore ricchezza nei periodi invernale e primaverile, quando diventano luogo di sosta e rifugio del “popolo migratore” o quando si colorano delle livree degli svassi in parata nuziale.”
Ma sono anche ambienti di sopravvivenza di anfibi, libellule, farfalle, indicatori di equilibri naturali ancora preservati, ambienti che stanno correndo seri rischi di scomparsa in quanto oggetto, da sempre, di un’intensa attività umana di “bonifica” o antropizzazione dissennata.
La serata in programma ci aiuterà anche a comprendere tutto questo e a difendere per quanto possibile questo scrigno prezioso di biodiversità.

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