Un’idea dell’India

Martedi’ 8 maggio, ore 21,00 – Santhià, Biblioteca civica

Un grande ritorno fra noi quello di Giuseppe Rosso, fotografo e viaggiatore apprezzato per la qualità dei suoi reportage su terre lontane e affascinanti. Non solo paesaggi, ma personaggi, costumi e immagini anedottiche che seducono lo spettatore. Da non perdere!

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L’incanto della terra dell’acqua

VENERDI’ 27 APRILE, Biblioteca Civica, Santhià, ore 21,00

Il fotografo ROBERTO CAVALLO presenta in una proiezione l’opera raccolta in un libro che ha per oggetto il mondo della risaia vercellese visto dagli occhi di un torinese poco avvezzo a questi territori. Ne scaturisce un vero e proprio reportage con immagini di una bellezza sconvolgente, di forte impatto emotivo, come si desume dalla recensione scritta dalla giornalista de La Luna Marina Ricchi, che riportiamo ringraziando per la gentile concessione:

“L’incanto della terra dell’acqua”: il titolo dell’ultimo libro di Roberto Cavallo è una promessa colma di fascino. Le stesse parole, incanto, terra e acqua, riportano ai luoghi dell’infanzia, là dove ogni giorno era una nuova avventura, dove natura e mistero regnavano in un tutt’uno fra realtà e immaginazione.

Chi vorrà avventurarsi fra le pagine del libro scoprirà che Roberto non tradisce la promessa. È un viaggio emozionante sostenuto da impeccabili tecniche di ripresa con prospettive di impatto scenico entusiasmante, che portano il lettore in vertiginose evoluzioni: lo sguardo balza dall’abito di una mondina appoggiato distrattamente sul letto nello spazio chiuso di un’antica stanza, allo spazio quasi infinito delle pianure del riso. Ora si è nel fango, la faccia a terra, proprio lì dove il contadino affonda la vanga, e poi subito in volo, a rimirare l’ingegneria idraulica del mare a quadretti e la melanconica solitudine dei cimiteri abbandonati. Poi di nuovo a terra, sembra quasi di guidare il trattore che livella il terreno per prepararlo all’acqua; e poi di nuovo in alto, a sbirciare il Canale Cavour dalle straordinarie vedute aeree.

Lentamente, una fotografia dopo l’altra, si entra nel racconto: Segue

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Aperitivo letterario

SABATO 28 APRILE, Biblioteca,  SANTHIA’, ore 10,30
Agostino Gabotti e Raffaella Lanza presentano”Le ricette dla nona” con risottino finale.

Il libro “Le ricette dla nona”, edito da Publycom e scritto a quattro mani da Agostino Gabotti e Raffaella Lanza sarà il protagonista dell’”Aperitivo Letterario” che si terrà sabato 28 aprile dalle 10,30 in poi alla Biblioteca Civica di Santhià. Le ricette del passato, rispolverate da Agostino, si alternano ai racconti di Raffaella, dove la protagonista è Nella, una bimba curiosa che adora osservare la nonna che si muove tra i fornelli con disinvoltura.

I racconti spaziano nell’arco temporale dei dodici mesi: finestre di quotidianità. Una narrazione semplice, incisiva, che vuole evidenziare quanto la cucina, con i suoi piatti e le sue ricette, possa essere collante all’interno di una famiglia. L’ambiente in cui la nonna di Nella e Nella Segue

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Ogliastra ieri e oggi in biblioteca

Martedì 17 aprile, ore 21, Santhià, Biblioteca Comunale

Un reportage fotografico di Luigi Zai e un romanzo  di Mirella Manca

Una Sardegna forse ancora molto da scoprire da parte dei piemontesi, forse perché meno facile da raggiungere, forse perché rimasta più appartata, sia per quanto riguarda la parte più turistica, quella litoranea, sia soprattutto per l’entroterra. Si tratta dell’Ogliastra, quel territorio tornato in provincia di Nuoro che si affaccia sul mare a Tortolì e ad Arbatax, ma scende fin oltre Bari Sardo e sale ad abbracciare alcune delle cale più belle e ardue da raggiungere, quali Goloritzé, Mariolu, Sisine, Biriola e Luna. Un territorio ricco di siti archeologici e naturalistici incontaminati. E piccoli paesi come Ilbono, dove si consuma una disgrazia familiare che ha le tinte di un giallo, narrata in “Oltre il vento, solo il silenzio”, una sorta di romanzo autobiografico di Mirella Manca, poetessa ogliastrina trapiantata nel milanese, ma che ha molti agganci con Santhià e dintorni. Un racconto che ha per protagonista un giovane zio scomparso, ma che ruota intorno ad alcune figure femminili austere e forti, fra cui spicca quella materna, Palmina Marci, ancora in vita, in omaggio alla tradizione centenaria degli anziani di quei territori.

A Palmina toccherà essere la mamma piccola per i fratelli più piccoli, sarà lei a doversi alzare la notte ad imbevere di miele lo straccio che farà passare il pianto ai lattanti e li riconsegnerà al mondo dei sogni. Nonna Giuannicca, lei di sogni non ne ha visti mai: “Gli svaghi prima del matrimonio si potevano contare sulle dita di una mano, e quelli successivi si erano ridotti allo zero assoluto”. Un libro sottile di pagine, ma di grande spessore umano, narrato a ritmi alterni, a seconda del tempo in cui si colloca il capitolo. Uno stile che si richiama alla grande Deledda quando si sofferma a narrare il passato, più colloquiale quando si riferisce al presente. Dentro è racchiusa l’anima di una gente, la nostalgia per un passato duro ma autentico. Sullo sfondo, un paesaggio ricco e variegato che un filmato di Luigi Zai cercherà di esprimere attraverso vedute suggestive di spiagge semideserte, dirupi e rocce calcaree, torri e villaggi nuragici, borghi e boschi di lecci, lande dall’aspetto lunare, come quella dell’altopiano del Golgo e tanto altro. Con il commento dell’autrice, letture dell’attrice vercellese Laura Berardi. Conduce Luigi Zai. Serata da non perdere.

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Inaugurazione del Buon Cammino 4

Domenica 15 Aprile 2018 sarà inaugurato (sotto l’egida di Slowland Piemonte, organizzazione Compagnia dell’Armanàc, gestione Coltiviviamo, patrocinio dei comuni di Santhià, Alice Castello, Roppolo e Cavaglià) il nuovo itinerario del Buon Cammino 4 che collega la Città di Santhià con la collina morenica e il lago di Viverone.

Due proposte, con inizio registrazioni ore 9, partenza ore 9 e 45:

  • In bicicletta da Santhià
  • A piedi da Alice castello Segue
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Cosa facciamo

La Compagnia dell'Armanàc si propone come piccolo laboratorio aperto di idee per la valorizzazione della cultura locale, del territorio santhiatese, vercellese, piemontese in genere. Non senza attenzione per gli spunti provenienti da "altre" culture, da "altre" conoscenze, convinti che l'incontro e lo scambio arricchiscono e contribuiscono alla pacificazione. E' così che organizziamo serate con proiezioni di documentari, mostre fotografiche, presentazioni di autori e di opere, eventi musicali, camminate in mezzo al paesaggio con visite a siti e luoghi di interesse antropologico. Realizziamo cortometraggi e in alcuni casi pubblichiamo libri. Crediamo nell'"estetica dell'etica" e per questo ci siamo iscritti a Libera, l'associazione di don Ciotti che si batte contro le mafie.