La mia Islanda

MARTEDI’ 13 Novembre ORE 21,00 – SANTHIA’,  Biblioteca Comunale
Reportage di una giovane fotografa dalla terra di fuoco e ghiaccio.

Giulia Bertolazzi è una giovane educata, ma vivace.  Si mostra sorridente e disinvolta mentre a Vercelli l’anno scorso illustra il suo reportage fotografico sull’Islanda, una terra difficile da ritrarre per il paesaggio aspro e per i cieli raramente azzurri. Eppure lo spettatore se ne esce arricchito non solo di belle immagini, ma anche di una esperienza raccontata in modo accattivante. Perché di foto da sfogliare dell’Islanda basterebbe andare su internet, ma di quelle foto con quel suo narrare dal vivo è proprio solo di Giulia, che vale la pena venire a incontrare nel suo prossimo appuntamento a Santhià.
Così descrive l’esperienza da cui ha tratto il reportage:
La “mia” Islanda. Vissuta come una vera islandese, immersa nelle loro culture e abitudini. Ho vissuto per un anno in Islanda, ospite di una famiglia grazie al programma formativo interculturale AFS. Ho imparato a vedere tutto secondo prospettive diverse dalla mia solita routine. La mia passione per le foto è cresciuta a dismisura, grazie ai millemila paesaggi che questa terra di fuoco e ghiaccio può offrire. Momenti più quotidiani e meno da turista. Tramite le mie foto spero di farvi immergere nella loro vita facendovi vedere lati dell’Islanda che un semplice turista non può vedere.
Attualmente Giulia collabora con un professionista torinese ma svolge anche lavori in proprio per aziende e segue concerti per una rivista di settore. Intanto sogna di crescere proprio nel mondo della musica che piace ai giovani.
E’ ancora lei a parlare del suo lavoro:
“Ho iniziato a fare clic a 10 anni, quando ho ricevuto la mia prima macchina fotografica. Ho provato praticamente tutti i soggetti, dai paesaggi ai posti abbandonati. Nel 2015 ho avuto la possibilità di andare per 10 mesi in Islanda, dove ho scoperto che fotografia e videomaking potevano diventare una professione. La mia professione. Ma sono comunque una passione e un modo di raccontare diretto e istintivo: perciò fotografo qualsiasi momento significativo della mia vita. Dopo l’Islanda, mi sono diplomata e ho cominciato a fare sul serio: ho collaborato con Sky Sport, con il videomaker Rory Kramer, con il fotografo Cosimo Maffione e il regista Stefano Rogliatti, ho fatto da assistente a un corso di fotografia organizzato dall’ICP New York, ho fotografato le star ospiti del compleanno-evento di Antonio Vandoni . E ho ripreso un’infinità di concerti (Martin Garrix, The Chainsmokers, Levante, Francesca Michielin, Ex Otago, J-ax e Fedez, Ofenbach, Justin Mylo, Merk & Kremont, G-Eazy, Axwell&Ingrosso, Kungs, K?D, Sfera Ebbasta, Gigi D’Agostino, Santana, The Vaccines, Imagine Dragons, Franz Ferdinand, The National, Maneskin), collaborando con la rivista spettakolo.it!
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La Compagnia dell'Armanàc si propone come piccolo laboratorio aperto di idee per la valorizzazione della cultura locale, del territorio santhiatese, vercellese, piemontese in genere. Non senza attenzione per gli spunti provenienti da "altre" culture, da "altre" conoscenze, convinti che l'incontro e lo scambio arricchiscono e contribuiscono alla pacificazione. E' così che organizziamo serate con proiezioni di documentari, mostre fotografiche, presentazioni di autori e di opere, eventi musicali, camminate in mezzo al paesaggio con visite a siti e luoghi di interesse antropologico. Realizziamo cortometraggi e in alcuni casi pubblichiamo libri. Crediamo nell'"estetica dell'etica" e per questo ci siamo iscritti a Libera, l'associazione di don Ciotti che si batte contro le mafie.