Santhià Centro?

Martedì 30 novembre Biblioteca Civica, ore 21,00

Serata e mostra dedicate al progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario a Santhià.

Nel corso dell’Anno Accademico 2009-2010 il Politecnico di Torino ha condotto sull’area uno studio nell’ambito dell’attività didattica della Laurea Magistrale in Architettura, restauro e valorizzazione dei beni architettonici e ambientali.

I risultati dello studio saranno illustrati, nell’ambito dei martedì della Compagnia dell’Armanàc, dalla Prof. Carla Bartolozzi.

Presso la Biblioteca saranno anche esposti alcuni lavori realizzati dagli studenti. L’evento è patrocinato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Vercelli. Sarà presente anche Bettoni IQ, che presenterà gli intenti del progetto Santhià Centro.

L’organizzazione dell’evento è curata dall’ing. Marco Roggero.

Il lavoro ha coinvolto circa sessanta studenti, coordinati dalla Prof. Carla Bartolozzi ed impegnati in attività che hanno comportato lo studio storico dell’area e del complesso, il rilievo topografico ed architettonico, l’analisi dello stato di conservazione e l’elaborazione di proposte di riqualificazione. Il complesso è stato inoltre oggetto della tesi di laurea dell’Arch. Alessandro Rota, Il Molino di Santhià (2009).

Dallo studio è emerso l’indubbio valore storico ed architettonico del Mulino Ugliengo che, unitamente all’area della contigua Stazione Idrometrica Sperimentale, rappresenta un bene di rilevante interesse per il quale si possono ipotizzare soluzioni di recupero e valorizzazione nel rispetto dei principi della conservazione. I risultati a cui siamo giunti, secondo la nostra opinione, potrebbero rappresentare un’opportunità interessante a vantaggio anche della proprietà, che sull’area intende realizzare il progetto Santhià Centro.

Una sintesi dello studio storico sul Molino di Santhià con fotografie è consultabile all’indirizzo web https://sites.google.com/site/santhiastoria/home/articoli/il-molino-di-santhia, mentre il progetto Santhià Centro è presentato all’indirizzo http://www.santhiacentro.it/.

Un po’ di storia.

Il Governatore del Naviglio d’Ivrea acconsentì alla realizzazione di un Molino nel territorio del Borgo di Santhià nel 1479. L’impianto era costituito da cinque ruote a pale: quattro per la macinazione di granaglie, la quinta per la pista da riso.

Tra i secoli XV e XVI il declino causato dalle dominazioni francese e spagnola e lo stato di abbandono del Naviglio d’Ivrea si ripercossero anche sull’attività molitoria. Il molino riprese soltanto dopo la metà del Seicento, il letto del Naviglio fu liberato dalle sabbie e il molino ricostruito.

Dopo l’occupazione francese, con la Restaurazione nacque l’Azienda dei Canali Piemontesi. Nel 1820 venne riacquistato dal Conte Solaro dal Borgo il Naviglio. Con esso vennero ceduti allo stato i molini prospicienti il corso d’acqua.

Il molino, divenuto demaniale, subì un importante intervento di ristrutturazione, arrivando ad occupare una superficie di circa un ettaro. Nel 1887 fu affittato alla Ditta Biasetti Serafino ed Ugliengo Fortunato, e il molino divenne un importante e moderno stabilimento all’esercizio industriale della macinazione. La Ditta fu sciolta nel 1896 e l’Ugliengo, ottenuta dal Demanio la cessione del molino e dei terreni annessi, procedette ad ulteriori ampliamenti.

Lo stabilimento comprendeva oltre al moderno molino a cilindri un’antica pista da riso, un maciullatolo da canape, la casa di civile abitazione con gli uffici, i silos, le scuderie, spaziosi magazzini, la portineria ed un piccolo laboratorio da fabbro e falegname. La potenzialità giornaliera di molitura era di 600 quintali di grano tra tenero e duro e 200 quintali di granone.

L’Ugliengo ottenne inoltre dal Comune di Santhià un contratto di fornitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica, la prima illuminazione elettrica delle strade del nostro Borgo.

Nel 1927 la macinazione dei cereali fu contingentata. Dopo alcune difficoltà nel 1938 l’Ugliengo cessò definitivamente l’attività di molitura. La gestione dell’opificio passò alla Società Anonima Molini ed Aziende Elettriche, poi al Consorzio Agrario Provinciale di Vercelli. La macinazione dei cereali fu abbandonata a favore del solo stoccaggio. A partire dal 1994, in seguito alla cessata attività del Consorzio Agrario, il complesso cade in completo disuso e l’area è coinvolta in un progetto di trasformazione, in parte già avviata con la demolizione di alcuni fabbricati, tra cui la palazzina di abitazione in sobrio stile liberty. Il fabbricato del Molino nel corso degli anni passa di mano ed è attualmente proprietà dell’immobiliare Bettoni IQ Srl.

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