Via Romea Canavesana

Martedì 15 aprile alle ore 21 è prevista in Biblioteca a Santhià una nuova serata: protagonista è l’associazione via Romea Canavesana che illustrerà una delle varianti della nota Via Francigena.

La via Romea Canavesana parte da Ivrea, scende verso Mazzè (comune in cui ha sede l’associazione omonima), prosegue verso Livorno Ferraris e si innesta sulla Via Francigena a Santhià oppure a Vercelli. Si tratta di una delle varianti del noto itinerario di Sigerico: le vie che giungevano dalla Francia erano tante, infatti si parla di un fascio di vie, alcune delle quali più trafficate, altre di meno, il cui utilizzo era legato ad una serie di fattori. Oltre al percorso principale della Via Francigena che corrisponde all’itinerario di Sigerico, riconosciuto dall’Unione Europea, nel nostro territorio ci sono anche altre varianti, come la Via che scende dal Moncenisio e arriva a Vercelli, oppure la variante AIVF che porta da Ivrea a Santhià passando a sud del Lago di Viverone: questi itinerari sono già stati presentati nel corso di alcune serate in biblioteca, ora è il turno di questa variante.  Durante la serata i soci dell’associazione presenteranno il percorso della via Romea Canavesana e i principali monumenti situati lungo il tracciato. Saranno trattati gli aspetti culturali della via e del territorio attraversato, infatti l’associazione punta molto allo studio e alla promozione di essi.

Share

I commenti sono chiusi.

Share on Facebook

1107
Share

Cosa facciamo

La Compagnia dell'Armanàc si propone come piccolo laboratorio aperto di idee per la valorizzazione della cultura locale, del territorio santhiatese, vercellese, piemontese in genere. Non senza attenzione per gli spunti provenienti da "altre" culture, da "altre" conoscenze, convinti che l'incontro e lo scambio arricchiscono e contribuiscono alla pacificazione. E' così che organizziamo serate con proiezioni di documentari, mostre fotografiche, presentazioni di autori e di opere, eventi musicali, camminate in mezzo al paesaggio con visite a siti e luoghi di interesse antropologico. Realizziamo cortometraggi e in alcuni casi pubblichiamo libri. Crediamo nell'"estetica dell'etica" e per questo ci siamo iscritti a Libera, l'associazione di don Ciotti che si batte contro le mafie.