La locanda dell’ultima solitudine

Martedì 10 ottobre, alle ore 21, presso la Biblioteca Civica di Santhià, è previsto un nuovo appuntamento promosso dal Comune di Santhià in collaborazione con le associazioni Compagnia dell’Armanac, La Voce e Vobis. Protagonista della serata è il libraio e poeta Alessandro Barbaglia, che presenterà il suo romanzo d’esordio, “La locanda dell’ultima solitudine“, 3° classificato al Premio Bancarella 2017.

Alessandro Barbaglia, libraio e poeta, poeta e libraio, vive a Novara, ed ha un bosco. Il che lo rende un produttore di ombra, attività che lo rinfresca. Attività che non gli ha impedito di realizzare un romanzo che fin da subito ha avuto commenti positivi da pubblico e addetti del settore. Tra l’altro il romanzo d’esordio, la prima fatica letteraria, in cui si raccontano le storie magiche e leggiadre di Viola e Libero. E anche della locanda dell’ultima solitudine, un posto fantasmagorico:

“Ci sono tre motivi per cui vale la pena andare alla Locanda dell’Ultima solitudine.
Il primo è perché si mangia bene.
Il secondo è perché ci si può andare solo in due.
Il terzo è perché laggiù ci impari a vivere. E quindi, anche, a morire.”

Per sapere qualche notizia in più sulla locanda, e per conoscere l’autore e la sua maestria nel raccontare, bisogna però venire martedì sera in biblioteca: vi aspettiamo numerosi.

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Cosa facciamo

La Compagnia dell'Armanàc si propone come piccolo laboratorio aperto di idee per la valorizzazione della cultura locale, del territorio santhiatese, vercellese, piemontese in genere. Non senza attenzione per gli spunti provenienti da "altre" culture, da "altre" conoscenze, convinti che l'incontro e lo scambio arricchiscono e contribuiscono alla pacificazione. E' così che organizziamo serate con proiezioni di documentari, mostre fotografiche, presentazioni di autori e di opere, eventi musicali, camminate in mezzo al paesaggio con visite a siti e luoghi di interesse antropologico. Realizziamo cortometraggi e in alcuni casi pubblichiamo libri. Crediamo nell'"estetica dell'etica" e per questo ci siamo iscritti a Libera, l'associazione di don Ciotti che si batte contro le mafie.